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Hcv

Le epatiti virali e Hcv

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), le epatiti virali rappresentano ancora oggi uno dei principali problemi di sanità pubblica a livello mondiale. I dati Oms riferiscono infatti che nel 2020, 325 milioni di persone nel mondo vivono con un'infezione cronica da epatite B o C e 1.300 mila persone muoiono ogni anno a causa delle complicazioni a livello epatico causate dalle infezioni. Nel mondo, circa 71 milioni di soggetti sono portatori cronici del virus dell'epatite C (Hcv). L'Oms stima che nel 2016 siano morte 399 mila persone per malattie epatiche correlate a questo virus. Per l'epatite C non c'è al momento un vaccino che possa prevenire l'infezione. L'infezione da Hcv è diffusa a livello mondiale. Le zone con i tassi maggiori di infezione sono la Regione Oms del Mediterraneo orientale e quella europea Oms (rispettivamente con il 2,3% e l'1,5%). I tassi più alti di infezione cronica si trovano in alcuni gruppi a rischio, come le persone che fanno uso di droghe per via endovenosa.

Progetto Hcv

In partenza dal 2022 a seguito di delibera Alisa 338 del 16 settembre 2021 lo screening Hcv. Tale screening è effettuato con l'intento di rilevare le infezioni da virus Hcv (epatite C) ancora non diagnosticate, migliorare la possibilità di una diagnosi precoce, avviare i pazienti al trattamento onde evitare le complicanze di una malattia epatica avanzata e delle manifestazioni extraepatiche, nonché interrompere la circolazione del virus impendendo nuove infezioni. Lo screening sarà rivolto come previsto dal Decreto del Ministero della Salute del 14 maggio 2021, a tutta la popolazione iscritta all'anagrafe sanitaria, inclusi gli stranieri temporaneamente presenti (tp), e nata dal 1969 al 1989. Per questi assistiti è previsto l'invito da parte di Asl 3 mediante lettera personalizzata inviata al domicilio.

Il test, totalmente gratuito, è un test sierologico per la ricerca di anticorpi anti-Hcv (Hcv Ab) fatto su prelievo ematico; se il test risulta positivo, il laboratorio eseguirà immediatamente sullo stesso campione un test di conferma (la ricerca dell'Hcv Rna o dell'antigene Hcv-Hcv Ag). Lo screening è effettuato previa idonea informativa fornita agli interessati dagli operatori sanitari e per il quale deve essere acquisito esplicito consenso scritto, ovvero esplicito dissenso verbale o scritto, nonché il relativo consenso al trattamento dei dati personali. Se il test risulterà negativo, l'esito verrà inviato con lettera personalizzata all'interessato. In caso di confermata positività, l'assistito sarà contattato telefonicamente e la consegna del risultato dovrà avvenire previo colloquio con il personale sanitario, durante il quale saranno fornite le informazioni necessarie per l'eventuale trattamento e per le misure di prevenzione, indicando le strutture di presa in carico presso un centro specializzato per proseguire gli accertamenti diagnostici (stadiazione della patologia) ed avviare prima possibile, qualora eleggibile al trattamento, l'opportuna terapia. Per la prima visita effettuata presso il centro specializzato è richiesto il pagamento del ticket sanitario, qualora non già esenti. In caso di Hcv-Rna negativo non verrà effettuato alcun ulteriore accertamento.

Per ulteriori informazioni visita la pagina dedicata all'Hcv sul sito di Asl 3



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